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Edvard, o della rinuncia
Un racconto brevissimo di Franz Kafka termina di botto con un imperativo, con tanto di punto esclamativo, a siglare il tutto. “Rinuncia!” Ecco: quell’imperativo sembrava proprio fatto per me, in quella serata che prometteva pioggia, alla fine della mia prima giornata oslese. Sarà stata la stanchezza, oppure l’emozione del mio primo viaggio all’estero, dopo anni…