Lunedì di divagazioni (Akershus e dintorni)


La maggior parte dei musei di Oslo è chiusa, di lunedì.

Ho trascorso la giornata a girovagare per la città.

Sono tornata alla fortezza di Akershus, mi sono trovata una panchina ed ho trascorso un’oretta abbondante a leggere il mio libro e ad osservare le persone.

Una papera ha deciso di unirsi a me per fare colazione insieme.

Questi sono giorni di ferie per tutti e la città è davvero piena di gente. Il tempo stava mutando rapidamente.

Ormai ho imparato – è diventato quasi un sesto senso, il mio – a capire come va qui. La fortezza dista circa un chilometro e mezzo da dove vivo. Ho sentito quello che secondo me era il vento dell’acqua ed ho ripreso la strada verso casa.

Senza fretta, tagliando verso il centro, ma sicura che di lì a poco ci sarebbe stata pioggia.

Ho fatto appena in tempo ad arrivare al portone ed è arrivato un mezzo diluvio.

Comunque, niente di grave. Pranzo. Sonnellino. Letturina e poi – con il ritorno del sole – sono uscita di nuovo fuori. Come tutti gli oslesi che si rispettano.

Sono uscita per camminare. Per guardare la gente.

Ho attraversato lo Slottsparken ed ho svoltato verso la Reggia, come faccio più volte al giorno.

Pieno. Pienissimo di gente, che camminava in su ed in giù per Johan Karl Gaga. Ho percorso tutto il viale, immersa nella folla.

Sono arrivata fino al negozio dei miei zainetti preferiti (gli stessi che porta Charlie Spring) ed ho scattato una foto alle nuove sfumature di quest’anno, perché ho intenzione di acquistare – appena esce la seconda serie di Heartstopper – il nuovo colore di quest’anno. Quello che Charlie Spring ha scelto per quest’anno.

Per il ritorno verso casa ho scelto una strada meno affollata. Parallela alla via principale.

Kristian IVs gate.

Kristian IV è stato un re molto importante per la Norvegia, ha messo in piedi le basi della sua grandezza, questo spiega perché questa via, che taglia anche lei in verticale il Sentrum, sia stata tutta dedicata a lui.

Ci sono molti bei negozi, alcuni molto particolari, come quello che vende abiti tipici norvegesi e manufatti in lino davvero ben curati.

C’è molto verde, intorno, un teatro importante, con annesso caffè ed era sempre qui che si affacciava il Nasjonalmuseet, prima che fosse trasferito nella nuova – spaziale – sede.

Anche se è un luogo abbandonato da anni, le sue aiuole continuano ad essere curate.

Verde e parchi da ogni parte. Tranquillità e pace. Dovunque io mi giri.


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